RACCONTO DI ANTONINO MANGANO
Per la sua posizione sul mare, non si può sorvolare sulla connessione che lega Messina a Poseidone (per i greci) o Nettuno (per i romani). In effetti Poseidone fu padre di Cariddi.
Poseidone era il dio dell’acqua e del terremoto, del mare e dei fenomeni a esso connessi.
Poseidone era figlio di Crono e Rea e fratello di Zeus, Ade, Era (dea del matrimonio), Estia (dea della casa e del focolare) e Demetra (dea della natura e dei raccolti).
La ninfa Anfitrite era la sposa di Poseidone, ma il dio del mare ebbe svariate relazioni con entità divine o mortali, generando diversi figli, tra cui anche Cariddi.
Il simbolo del dio era il tridente, arma che gli venne forgiata dai Ciclopi durante la Titanomachia, cioè la guerra che infuriò tra i Titani e gli dèi dell’Olimpo per il controllo sull’Universo. I Titani sconfitti furono rinchiusi nel Tartaro, la parte più bassa degli inferi, e Poseidone provvide a costruire le mura che li imprigionarono.
Nell’Iliade, Poseidone si schierò a favore degli Achei e contro Troia perché, secondo storie precedenti, un antico re di Troia, Laomedonte, non aveva mantenuto la parola di ricompensare Poseidone per l’aiuto che il dio gli aveva dato per la costruzione delle mura della città.
Nell’Odissea, invece, Poseidone si adirò con Ulisse perché quest’ultimo aveva accecato Polifemo, ciclope che era figlio del dio. Per vendicare l’offesa e il danno arrecati al figlio, Poseidone scatenò la furia dei mari contro Ulisse, tanto da farlo naufragare e tenendolo lontano dal raggiungere Itaca.
Poseidone punì persino i Feaci che avevano riportato Ulisse a casa, trasformando loro e la loro nave in pietra.
Anche a Messina il culto di Nettuno era molto diffuso: i Monti Peloritani venivano chiamati “Monti Nettuni” e in città esistevano ben tre templi dedicati a lui.
Il ricordo di Poseidone è oggi custodito nella Fontana del Nettuno, costruita da Giovanni Angelo Montorsoli nel 1557, dove il dio appare al centro, circondato da Scilla e Cariddi, le due mostruose creature dello Stretto.
GIULIANA LA MALFA
Giuliana La Malfa consegue la laurea triennale in DAMS, indirizzo Cinema, presso l’Università di Bologna nel 2011. Nel 2013 partecipa a un programma di scambio culturale presso Disney World a Orlando, in Florida. Rientrata a Messina, ottiene il diploma in Grafica Pubblicitaria.
Nel 2014 frequenta il corso di fumetto presso la Scuola del Fumetto, avviando il suo percorso nel mondo della nona arte. Debutta nel settore nel 2018 come assistente al colore e, a partire dal 2019, lavora stabilmente come colorista. Collabora con numerose case editrici italiane e internazionali, tra cui Éditions Soleil, Feltrinelli Editore, Tunué, Markosia Enterprises, Taurus Comics, Drakoo, Shockdom, Black Box, Éditions Delcourt e Futuropolis.
Parallelamente, continua a dedicarsi all’illustrazione per progetti indipendenti e alla realizzazione di copertine. Nel 2022 fonda L’Officina del Sole, uno spazio creativo condiviso con altri fumettisti, nella sua città natale, Messina.
Nel 2024 entra in DC Comics come assistente al colore, una collaborazione che prosegue ancora oggi.